SPID rinnovato per altri cinque anni: cosa cambia
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Direttore: Alessandro Plateroti

SPID rinnovato per altri cinque anni: cosa cambia per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione

Schermata SPID su smartphone: il Sistema Pubblico di Identità Digitale.

Il Governo italiano ha formalizzato il rinnovo della convenzione dello SPID con gli Identity Provider, assicurando la continuità operativa fino al 2030.

La notizia mette fine a un periodo di incertezza sul futuro di questo strumento e conferma la centralità del suo ruolo per l’accesso ai servizi digitali nel paese. Ecco cosa comporta il rinnovo della convenzione dello SPID per cittadini, aziende e l’intera Pubblica Amministrazione.

Con l’accordo tra Governo e Provider lo SPID resta operativo

La nuova convenzione prevede una durata iniziale di due anni, con possibilità di proroga fino a un massimo di ulteriori 36 mesi. L’obiettivo è garantire la continuità del servizio per cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni, evitando interruzioni in una fase di transizione verso i futuri sistemi europei. Secondo i dati più recenti, sono ben 41 milioni gli italiani in possesso di un’identità SPID attiva, con un tasso di crescita di circa 52 mila nuove attivazioni ogni settimana. Come osservato recentemente da Tinexta Infocert, provider leader del settore, si tratta di un dato unico in Europa che pone l’Italia all’avanguardia nel campo dell’identità digitale e della digitalizzazione dei servizi: attivare uno SPID rappresenta, di fatto, una delle soluzioni più semplici e sicure sia per il settore pubblico che per il mercato privato. 

Le priorità del nuovo accordo: sostenibilità e sicurezza

Uno dei punti chiave del rinnovo della convenzione riguarda la sostenibilità economica del sistema. Negli anni scorsi, i costi di gestione erano interamente a carico dei provider accreditati, mentre ora il Governo si impegna a definire un modello più equilibrato, che possa prevedere forme di contributo o nuove modalità di compensazione. Parallelamente, l’accordo di rinnovo della convenzione SPID tra provider e Governo introduce nuove misure per rafforzare la sicurezza dell’identità digitale, un aspetto prioritario alla luce della costante crescita degli attacchi informatici

Sicurezza online: dito preme sul lucchetto digitale per la protezione dati.
Concetto di sicurezza: lucchetto digitale toccato da un dito, simbolo di difesa dati. – newsmondo.it

Lo SPID verso l’identità digitale europea

Il rinnovo di SPID da parte del Governo non rappresenta un punto d’arrivo, ma una tappa di passaggio. L’Italia, come gli altri Stati membri dell’Unione Europea, è impegnata nell’attuazione del regolamento eIDAS 2.0, che introdurrà un sistema di identità digitale interoperabile a livello comunitario. In questo contesto, lo SPID continuerà a funzionare come strumento nazionale, ma sarà gradualmente integrato o sostituito dal nuovo portafoglio digitale europeo, che consentirà ai cittadini di autenticarsi e firmare documenti in qualsiasi Paese UE.

Impatti per aziende e professionisti

Per il mondo delle imprese e dei liberi professionisti, la proroga dello SPID è una garanzia di stabilità. L’identità digitale rimarrà infatti il canale principale di autenticazione per l’accesso a portali istituzionali, bandi pubblici, servizi fiscali e previdenziali. Le aziende che forniscono soluzioni software o servizi online a enti pubblici e privati dovranno però tenere conto dell’evoluzione normativa: sarà necessario aggiornare progressivamente le proprie piattaforme per assicurare compatibilità con i futuri standard europei di identità digitale e valutare, di volta in volta, la sostenibilità di questo servizio.

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ultimo aggiornamento: 28 Novembre 2025 16:03

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